Nel 2026 in Trentino il data center nella montagna
Via libera al progetto che prevede la costruzione in Val di Non di un data center di ultima generazione, da ricavare all'interno della miniera attiva dell'azienda Tassullo.
Trentino DataMine srl ha ottenuto dalla Conferenza di servizi decisoria provinciale le autorizzazioni e i pareri necessari per procedere

Si tratta di una nuova struttura immersa in centinaia di metri di roccia che rappresenterà un unicum a livello mondiale.
Il progetto è finanziato dal Pnrr con un investimento totale di 50,2 milioni di euro, di cui 18,4 milioni finanziati da fondi pubblici e 31,8 da risorse private. Il data center sarà realizzato da un consorzio che comprende Università di Trento, Covi costruzioni, Dedagroup, Gpi e Isa. In questo momento è già in fase di realizzazione lo scavo che ospiterà l'infrastruttura, mentre i lavori fuori terra inizieranno a giugno. L'avvio dell'attività del data center è previsto per gennaio 2026, con la possibilità da parte dei primi utenti di avviare la prima fase test già nel corso del 2025.
Politica trentina in lutto per la scomparsa di Alberto Robol
Mondo della politica in lutto, è morto oggi a 79 anni, il senatore Alberto Robol.
Nato a Riva del Garda il 18 maggio 1945, si era laureato in filosofia all’università di Bologna ed è stato ordinario di filosofia e storia nei licei, classico scientifici del capoluogo. Poi una lunga e importante attività politica:
Iscritto alla Democrazia Cristiana fin dagli anni giovanili è stato consigliere regionale per la Provincia Autonoma di Trento nella legislatura 1988-1993, Senatore della Repubblica per 3 legislature dal 1991 al 2001.
Dal 1998 al 2001 è vicepresidente della delegazione italiana all’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa di Strasburgo, membro dell’Unione Europea Occidentale.
Dal 2003 al 2020 è stato Reggente della Fondazione Opera Campana dei Caduti.
"Etichetta d'origine" in arrivo in UE
La Commissione Ue apre alla proposta avanzata dalla Germania di introdurre l’indicazione dell’origine su tutti gli alimenti in commercio.
La delegazione tedesca ha presentato un documento per l’introduzione dell’etichetta d’origine obbligatoria sui prodotti alimentari venduti su tutto il territorio dell’Unione, sul quale la Commissione si è detta disposta a lavorare, anche se la questione sarà più probabilmente portata avanti dal prossimo esecutivo.
“E' un riconoscimento al ruolo storico dell’Italia di apripista nelle politiche di garanzia verso il consumatore dopo la recente mobilitazione al Brennero della Coldiretti per la raccolta di un milione di firme per assicurare una piena trasparenza sul cibo" afferma Gianluca Barbacovi, presidente di Coldiretti Trentino Alto Adige.
Un cambio di rotta importante anche rispetto all’attacco arrivato dalla Corte dei Conti Ue nell’Audit concluso lo scorso dicembre in merito ai decreti italiani sull’etichettatura d’origine per pasta, riso, derivati del pomodoro, latte e formaggi, salumi, considerate ostacoli al libero commercio nonostante l’elevato e legittimo interesse dei consumatori a conoscere l’origine della materia prima di quanto mette nel piatto.
L’etichettatura di origine obbligatoria dei cibi è una battaglia storica della Coldiretti ed è stata introdotta per la prima volta in tutti i Paesi dell’Unione Europea nel 2002 dopo l’emergenza mucca pazza nella carne bovina per garantire la trasparenza con la rintracciabilità e ripristinare un clima di fiducia. Da allora molti progressi sono stati fatti, con l’indicazione della provenienza che è stata estesa a circa i quattro quindi della spesa, anche se resta anonima l’origine dei legumi in scatola, della frutta nella marmellata o nei succhi, del grano impiegato nel pane, biscotti o grissini senza dimenticare la carne o il pesce venduti nei ristoranti.
Sait, bilancio positivo nel 2023
L'assemblea dei soci di Sait Coop ha approvato il 124/o bilancio, che ha presentato una crescita delle vendite al pubblico (548 milioni di euro) e dell'utile (2,3 milioni, +13,6%).
Il valore della produzione è cresciuto a 401,5 milioni di euro (363,6 milioni nel 2022, +10,4%), grazie all'aumento dei ricavi provenienti da vendite.
Il consorzio ha consolidato la presenza in Alto Adige aprendo un punto vendita ad Appiano sulla Strada del Vino e sottoscrivendo i contratti preliminari per nuovi negozi a Bressanone e Bolzano, che apriranno a breve. Sono inoltre in corso trattative per nuove aperture non solo in Provincia di Bolzano, ma anche in quella di Trento, con l'obiettivo di consolidare le quote di mercato nell'area di riferimento.
Turismo in regione: inverno record, estate in calo
La conferenza permanente delle camere di commercio di Bolzano e di Trento si è riunita nei giorni scorsi. Tra i temi affrontati anche l'andamento del settore turistico in regione. Quello del 2023 è stato un inverno record in termini di arrivi e presenze in Trentino Alto Adige.
Una ripresa dei mesi invernali che ha bilanciato un calo del turismo estivo, con numeri più bassi rispetto al 2022 in entrambi i territori.
In Alto Adige le presenze sono meno diversificate sul piano territoriale, con una forte concentrazione del turismo tedesco (circa il 48% sul totale), mentre in Trentino rappresenta il 15%.
Viceversa le presenze italiane sono quasi il 58% in provincia di Trento mentre in provincia di Bolzano il 30% del totale.

È stato inoltre evidenziato il peso sempre più significativo assunto dal turismo extra alberghiero, le cui presenze incidono per circa il 30% in entrambe le province. Gli alberghi si difendono con un costante miglioramento qualitativo: la grande maggioranza dei pernottamenti interessano le strutture con tre o più stelle.
8 comuni al voto: Rovereto e Laives al ballottaggio
Domenica di voto in 8 comuni regionali quella di ieri: sono stati chiamati alle urne i cittadini di 5 comuni trentini e 3 altoatesini.
Rovereto e Laives vanno al ballottaggio e gli elettori torneranno ai seggi tra due domeniche, in contemporanea con le elezioni europee.

A Rovereto, il secondo Comune più grande del Trentino, la sfida si gioca tra la sindaca reggente Giulia Robol (41%), alla guida della coalizione di Pd, Rovereto Libera, Campobase, Civici per l'autonomia e Alleanza verdi e sinistra, e Gianpiero Lui (30,6%) per Lega, Forza Italia, Patt, Progetto Rovereto e Lista Fugatti presidente.
A Laives il duello sarà invece tra Claudia Furlani (31,8%) che può contare sul sostegno di Uniti per Laives, Lega e Fdi e il sindaco reggente Giovanni Seppi della Svp (29,9%).

Indicati invece i sindaci negli altri Comuni: a Lana è stato eletto primo cittadino Helmut Taber, a San Martino in Passiria Dominik Alber, a Mezzolombardo Michele Dalfovo, ad Ala Stefano Gatti, a Campodenno Igor Portolan e nuovo sindaco di Predazzo è Paolo Boninsegna.
Tragico frontale fra due Tir sulla bretella Affi-Peschiera
Sono Roberto Renzo Leita, 65enne di Pergine, e Costel Blanaru, 53enne rumeno, residente in Vallagarina, le vittime di un tragico scontro tra due TIR avvenuto questa mattina, intorno alle ore 7, lungo la “bretella” che collega Affi e Peschiera del Garda.
I mezzi sono di due ditte trentine, una di Lavis ed una di Ala. Nel frontale i camion hanno reso fuoco e non c'è stato nulla da fare per i due autisti, morti nonostante l'immediato intervento dei soccorsi.

Sulla dinamica e sulle responsabilità sono in corso il rilievi da parte delle forze dell'ordine. Nel terribile scontro fra i due mezzi pesanti è stata coinvolta anche un'auto: le due donne a bordo sono rimaste ferite in maniera non grave.
L'incidente ha causato la chiusura della strada per le operazioni di rimozione dei mezzi coinvolti e di messa in sicurezza da parte dei vigili del fuoco di Verona e Bardolino.
Ue: l'Austria viola la libera circolazione al Brennero

L'Ue da ragione all'Italia: l'Austria al Brennero viola il principio di libera circolazione.
Nel parere motivato emesso dall'Ue sulla denuncia dell'Italia contro Vienna per i blocchi unilaterali imposti ai tir al Brennero si legge che "alcune misure in vigore in Austria limitino il trasporto di merci sulle autostrade A12 e A13 e, di conseguenza, la libera circolazione delle merci" tutelata dall'Ue. L'Ue ritiene che "le misure austriache manchino di coerenza e non possano essere giustificate nella loro interezza".

Roma può ora decidere di portare Vienna alla Corte di giustizia Ue.

Oggi i finalisti del premio letterario "Merano Europa”

Verranno presentati oggi alla giuria dei lettori e al pubblico i finalisti delle 4 sezioni del premio letterario "Merano Europa”, alle 18 al Pavillon des Fleurs di Merano.

Il Premio Letterario Internazionale Merano Europa nasce nel 1994 con l'idea di dare alla città di Merano, periferica non solo geograficamente ma anche rispetto al grande circuito culturale nazionale, un premio letterario che da una parte testimoniasse la presenza della cultura italiana e dall’altra si aprisse al mondo tedesco.
È nato così quello che a tutt’oggi è il più longevo concorso letterario dell’Alto Adige e uno dei più duraturi anche a livello nazionale.
È in assoluto il primo evento letterario dell’Alto Adige ad essere totalmente bilingue, nello spirito che deve contraddistinguere una terra, il Sudtirolo, la cui vocazione è quella di essere ponte tra le culture italiana e tedesca.

Il 6 giugno 2024 sempre al Pavillon des Fleurs di Merano a partire dalle 18 si terrà la cerimonia pubblica di premiazione.

Bandiere Blu: 12 in Trentino
Annunciate oggi le nuove Bandiere Blu, i riconoscimenti assegnati dalla ong Fee (Foundation for Environmental Education) ai comuni rivieraschi e agli approdi turistici che si distinguono per la qualità delle loro acque incrociata al livello dei servizi offerti a residenti e visitatori. Le bandire spettano a coste e spiagge marine e lacustri.
Sui laghi quest'anno le Bandiere Blu sono 23, con 14 nuovi ingressi. 12 quelle conquistate dalla nostra regione: tutte in Trentino e nessuna in Alto Adige.
2 in più rispetto all'anno scorso. Le new entry sono Tenno e Vallelaghi che si aggiungono alle conferme di Baselga di Piné, Bedollo, Bondone, Calceranica Al Lago, Caldonazzo, Lavarone, Levico Terme, Pergine Valsugana, Sella Giudicarie e Tenna.

In Italia salgono complessivamente a 236 le località di mare che potranno fregiarsi del riconoscimento Bandiera Blu 2024, dieci in più dell'anno scorso.

Scendono invece da 84 a 81 gli approdi turistici che hanno ottenuto il riconoscimento internazionale della Fee (Foundation for Environmental Education) sulla base di 32 criteri del Programma.
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