Approvata oggi dal Consiglio regionale, riunitosi a Trento, la nuova legge sulla previdenza dei consiglieri che porta la firma del presidente Roberto Paccher (Lega). Prevede un approccio contributivo e con versamenti che resteranno in Regione e non più su un fondo privato. Si tratta di una sorta di ritorno al vitalizio per i consiglieri regionali, oggi ribattezzato «indennità differita», che era stato rimpiazzato nel 2014 da un contributo per la pensione integrativa, contributi che vengono tassati al 43% per la parte che supera i 5.164,57 euro annui.
Gli ex consiglieri riceveranno il vitalizio a 60 anni e sarà cumulabile con la pensione.
La legge è stata approvata con 36 sì, 10 no e 20 astenuti ed ha creato uno scontro politico: per la maggioranza è un doveroso adeguamento della normativa, per le minoranze continua uno scandaloso privilegio.
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