Anniversario della morte di Magnago, consegnato un busto al presidente Kompatscher
Nell'undicesimo anniversario della morte dell'ex presidente della Provincia di Bolzano Silvius Magnago la famiglia ha consegnato al presidente Kompatscher un busto del politico altoatesino. Silvius Magnago, presidente della Provincia di Bolzano dal 1960 bis 1989, morì il 25 maggio 2010 all'età di 96 anni a Bolzano. E' considerato il padre dell'autonomia come oggi la conosciamo. Il busto bronzeo di Silvius Magnago proviene dai suoi lasciti e fu realizzato dalla scultrice Heidrun Streiter Potzler nel 1950. Una copia del busto si trova sulla tomba di Silvius Magnago a Oltrisarco, un'altra al Bergisel lungo la passeggiata. "La statua – ha detto Kompatscher– avrà una degna collocazione presso la sede della Giunta provinciale a Palazzo Widmann".
Coronavirus, in Alto Adige tre misure di sostegno per cittadini e famiglie
Aiuti Covid 2021. La Provincia di Bolzano mette in campo tre misure di sostegno rivolte ai cittadini colpiti dalla crisi causata pandemia.Finora sono stati erogatioltre 33 milioni di euro di aiuti immediati. La presentazione delle domande online sarà presumibilmente possibile a partire dall’11 giugno. Il sostegno è suddiviso in due linee: da un lato, un’integrazione dell'aiuto immediato Covid 19 già concesso dai Distretti sociali da dicembre 2020, dall'altro l’Aiuto immediato Covid 21 e le spese per il canone di locazione e le spese accessorie Covid 21 per chi non ha ancora usufruito della prestazione dei Distretti. Facendo un bilancio dei mesi scorsi, dal 10 dicembre 2020, un totale di 12.380 richiedenti hanno ricevuto gli Aiuti immediati Covid. La Provincia ha messo a disposizione a questo scopo un totale di 24,9 milioni di euro. Ad oggi sono 6.984 le persone che hanno beneficiato del contributo straordinario per affitto e spese accessorie per l'abitazione Covid 19, per il quale sono stati erogati 8,4 milioni di euro.
Rifugi altoatesini, sicurezza e misure anticovid in vista dell'estate
Sicurezza e misure anticovid anche in quota. A metà giugno prenderà il via la nuova stagione estiva per i 54 rifugi altoatesini, 26 della Provincia, 12 dell' Alpenverein Südtirol e 16 del CAI. In vista dell'imminente riapertura estiva dei rifugi a metà giugno, si è svolto un incontro tra i vertici della provincia di Bolzano, i rappresentanti della Commissione paritetica per i rifugi e delle associazioni alpinistiche. Al centro del confronto i protocolli igienico-sanitari e gli interventi di manutenzione sulle strutture dei rifugi.  Dal 1° giugno non sarà più necessario il Corona Pass o certificato verde per accedere agli spazi interni dei rifugi; basterà la mascherina chirurgica, invece della mascherina FFP2. Il Corona Pass resterà obbligatorio per i pernottamenti nei rifugi che spesso avvengono in stanzoni in comune, con la presenza di varie persone di differenti nuclei familiari. Chi giunge ai rifugi per pernottare senza Corona Pass avrà, in via eccezionale, la possibilità di eseguire un test nasale. Sul fronte degli investimenti per le manutenzioni, si sta valutando la possibilità di testare su 4/5 rifugi sistemi di produzione energetica avvalendosi dell’idrogeno, eliminando gli aggregati diesel secondo la tutela ambientale.
MeBo, manto stradale Terlano-Nalles più duraturo e meno rumoroso
Interventi conclusi prima del previsto sulla MeBo, tra Terlano e Nalles: è stato rinnovato il manto stradale sulla corsia Nord, ora più duraturo e meno rumoroso. I lavori rientrano nel progetto complessivo di manutenzione straordinaria e risanamento della superstrada fra Merano e Bolzano avviato nel 2019. La MeBo, costruita circa 24 anni fa, è percorsa ogni giorno da 30 mila veicoli; la pavimentazione era usurata e doveva essere sostituita, in modo da “garantire la sicurezza di percorrenza agli utenti della strada" ha detto l’assessore provinciale alla mobilità Daniel Alfreider.
Sindacati trentini, contro le stragi sul lavoro servono più controlli e formazione
Chiedono maggiori controlli e più formazione i sindacati trentini di Cgil Cisl e Uil. Stamani il presidio sotto il commissariato del governo di Trento. "Basta stragi sul lavoro - dicono. - La ripresa economica in Trentino come nel resto del Paese deve avvenire mettendo al centro la sicurezza sul lavoro. Serve un Patto per la sicurezza". Intanto nei prossimi giorni Cgil Cisl Uil chiederanno un confronto con servizio lavoro e Uopsal per cominciare a discutere come rendere migliori i sistemi di formazione, prevenzione e controlli.
Economia trentina segnata nel 2020 dalla pandemia
Nel 2020 l’attività economica della provincia di Trento ha risentito della crisi sanitaria: nel complesso si è registrata una contrazione del fatturato pari a -9,3%. E' quanto emerge da un'indagine dell’Ufficio studi e ricerche della Camera di Commercio di Trento. A soffrire il particolare il comparto turistico ha segnato una contrazione dei ricavi del -32,9% per il settore ricettivo e del -32,4% per i ristoranti-bar. Drammatica anche la situazione rilevata tra le attività sportive, ricreative e di intrattenimento che ha registrato un calo del -38,8%. Meno marcata, ma comunquee negativa, la contrazione della redditività segnata dai servizi alla persona (-22,4%), dall’industria manifatturiera (-10,4%) e dai trasporti (-10,3%).  Nel 2020, per la prima volta dopo 10 anni, c'è stato un calo del -13,7% delle esportazioni trentine. Sul fronte dell'occupazione, penalizzato soprattutto il settore ricettivo, con un calo di circa la metà dei lavoratori, e in quello dei ristoranti-bar e delle attività sportive e di intrattenimento, che hanno chiuso il 2020 rispettivamente con un -25,8% e un -16,0%.
Il Museo diocesano tridentino vince l'European Heritage Award per la mostra sul Simonino
Il Museo Diocesano Tridentino vince l'European Heritage Award, il più prestigioso premio europeo per il patrimonio culturale, per la mostra L’invenzione del colpevole. Il ‘caso’ di Simonino da Trento, dalla propaganda alla storia. La mostra fa luce su un episodio storico che ha segnato profondamente la storia di Trento. Nel 1475, Trento fu testimone della morte del piccolo Simone di due anni che portò alla condanna di tre famiglie ebree per "omicidio rituale" sulla base di confessioni ottenute sotto tortura e rafforzate dalla propaganda antiebraica creata dal vescovo dell'epoca. Simonino da Trento fu successivamente venerato come un martire fino alla metà del XX secolo. Il riesame dei documenti giudiziari nel 1965 portò la Chiesa all'abolizione del culto. Da allora, le cappelle dedicate a Simonino da Trento furono chiuse e le opere iconografiche relative al culto furono conservate lontano dagli occhi del pubblico. Il Museo ha ora coraggiosamente ripreso questo filo storico e lo ha collegato al presente, mirando a sensibilizzare il pubblico sul pericoloso riemergere di tendenze razziste e antisemite.  "Questo progetto rivela la creazione di una storia falsa e mostra il valore del pensiero critico. Ha una grande rilevanza nella lotta contro le fake news e quindi per il mondo contemporaneo", ha osservato la Giuria.
Cancro, al Polo Tecnologico di Trento si studiano nuovi farmaci
Al Polo Tecnologico di Trento biologia, fisica e informatica si incontrano per combattere il cancro. Da qualche settimana Sibylla Biotech ha infatti trovato casa nell’incubatore d’impresa di Trentino Sviluppo, in attesa che si realizzino a Rovereto gli spazi dell’Open Science Park nel Polo per le Scienze della Vita. La startup, che lavora nell’ambito della ricerca farmacologica di base, è nata nel 2017 come spin-off delle Università di Trento e Perugia e dell’Istituto nazionale di fisica nucleare. Nel 2019 Sibylla ha ottenuto licenza del brevetto di un innovativo protocollo per la ricerca di nuovi farmaci. La tecnologia si basa sulla capacità di simulare al computer il percorso attraverso cui si formano le proteine nelle cellule. Ciò permette di sviluppare nuovi farmaci in grado di bloccare il processo di formazione della proteina, applicabili a qualunque area terapeutica e dunque anche alla cura dei tumori, in particolare al pancreas, al colon rettale, ai polmoni e al seno.
Coronavirus, in Trentino nuovi certificati vaccinali in doppia lingua
Dal 19 maggio i certificati vaccinali anticovid in Trentino vengono emessi in doppia lingua (italiano e inglese) e riportano il numero di dosi previste dal ciclo vaccinale (in base al tipo di vaccino e ad una pregressa infezione da SarS-Cov2). Tutti i certificati emessi dal 27 dicembre al 18 maggio devono quindi essere sostituiti. La riconversione dei certificati è in corso in queste ore e quindi al momento i «vecchi» certificati vaccinali non sono al momento disponibili sulla piattaforma TreC e sull’App TreC_FSE. L’operazione richiederà un paio di giorni di lavoro. Ricordiamo che è possibile abilitarsi a TreC con lo SPID o la Carta provinciale dei servizi (tessera sanitaria attivata). In alternativa è possibile chiedere il certificato vaccinale anche all'ufficio di igiene pubblica del proprio territorio. Il certificato vaccinale non è al momento visibile in FasTreC.
Merano, per le attività estive di bambini e ragazzi c'è il sito Kidscamp
Per i genitori interessati a manifestazioni estive per bambini e ragazzi tra i 3 e i 15 anni a Merano c'è Kidscamp, il sito internet che offre una panoramica sulle attività. Associazioni ed enti possono inserire direttamente i loro progetti nel sito. Tutte le iniziative possono essere filtrate per fascia di età e per lingua (tedesco, italiana, bilingue).
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