Carta dell'Adamello, tra i firmatati anche a Lub
Anche l'Università di Bolzano ha firmato la Carta dell'Adamello, una dichiarazione che impegna le istituzioni aderenti a collaborare con la società civile per combattere il riscaldamento globale attraverso la formazione degli studenti, lo sviluppo di ricerche finalizzate allo sviluppo sostenibile e la sensibilizzazione dei cittadini. Venerdì scorso, sul ghiacciaio dell'Adamello, il professor Johann Gamper, prorettore alla ricerca, ha infatti sottoscritto il documento strategico assieme ai colleghi di altri undici atenei italiani. La salita al ghiacciaio dell'Adamello e la firma dell'omonima Carta, sono il simbolo dell'urgenza di azioni mirate alla mitigazione e all'adattamento al cambiamento climatico. In base ai modelli matematici sviluppati da ricercatori dell'Università di Brescia, ai rilievi glaciologici e alle proiezioni dei modelli climatici globali, si prevede infatti che il più grande ghiacciaio italiano scomparirà entro la fine del secolo.Treni in tilt. Disagi anche in regione
Gravi ritardi di treni lungo la linea ad alta velocità Firenze-Roma. Pesanti conseguenze anche per i convogli a lunga percorrenza fra Bolzano e la capitale. Ritardi fino a 4 ore e 42 treni dell'alta velocità cancellati. La causa è un incendio doloso avvenuto all'alba a una cabine elettrica alla stazione di Rovezzano (FI). Le indagini sono in corso. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti c'è la pista di un'azione degli anarchici, collegabile ad un processo in corso nel capoluogo toscano contro 28 persone. Rfi sporgerà denuncia, fa sapere la società che gestisce la rete ferroviaria.Verdi dell'Alto Adige: dichiarare emergenza climatica
L'Alto Adige potrebbe essere la prima regione italiana a dichiarare l'emergenza climatica. Lo prevede uno dei due ordini del giorno presentati dai Verdi dell'Alto Adige in occasione dell'assestamento di bilancio di previsione, che sarà discusso in consiglio provinciale l'ultima settimana di luglio. In Austria, il Vorarlberg è stato il primo Land a dichiarare l'emergenza climatica. In Italia l'Alto Adige potrebbe essere il precursore, poiché finora vi sono state reazioni solo da parte di amministrazioni comunali ma non a livello regionale o statale: il 5 luglio scorso il Senato ha respinto una proposta relativa a quest'emergenza. Nel maggio 2019 il gruppo verde ha presentato una mozione in cui si chiedeva alla Giunta di accogliere le richieste del movimento Fridays-for-Future e di dichiarare lo stato di emergenza climatica. Per non perdere ulteriormente tempo la proposta viene ora presentata contestualmente alla discussione dell'assestamento del bilancio di previsione.Bilancio della provincia di Trento, presentata la manovra di assestamento
Investimenti in opere pubbliche, azioni a favore delle fasce deboli della popolazione, attenzione alle periferie e interventi di recupero dei danni causati dalla tempesta Vaia di fine ottobre.Sono i cardini della manovra di assestamento di Bilancio presentata oggi in aula del consiglio provinciale di Trento dal governatore Maurizio Fugatti.
L’assestamento mette a disposizione risorse aggiuntive sul primo esercizio del bilancio pluriennale: si tratta di 324 milioni di euro, dei quali 262 sul 2019.
Tre gli obiettivi principali: il primo, investimenti in opere pubbliche. Tra questi la variante di Pinzolo, il collegamento Mori – passo S. Giovanni e la tangenziale di Rovereto. Il volume di opere pubbliche finanziato ammonta a oltre 1,6 miliardi di euro. Confermati interventi quali la realizzazione del Nuovo ospedale del Trentino, il polo fieristico di Riva del Garda, le opere per l’infrastrutturazione in banda larga. “Confermo – ha aggiunto Fugatti - l’impegno sia sul versante della Valdastico, sia su quello della Statale della Valsugana, con interventi per migliorarne la sicurezza”.
Secondo punto della manovra, il sostegno alla natalità: è prevista l’erogazione di un contributo per i nuovi nati nei prossimi cinque anni, da corrispondere fino al terzo anno di vita del bambino.Vengono, inoltre, autorizzate risorse per un abbattimento delle rette degli asili nido. Tenuto conto del bonus nazionale, lo scopo è di azzerare l’onere a carico delle famiglie con ICEF fino a 0,40.
Terzo obiettivo, gli interventi per i territori danneggiati dalla tempesta Vaia. I danni stimati ammontano a circa 360 milioni di euro, finanziati dallo Stato per 230 milioni.