Obbligo di green pass per visitare pazienti negli ospedali trentini
Obbligo di green pass per chi fa visita a pazienti ricoverati in ospedale. L'azienda sanitaria trentina ha definito oggi nuove regole di accesso alle strutture sanitarie. Potranno entrare a fare visita al paziente solo due persone, che si alterneranno in base alle disponibilità, munite di Certificazione verde. Per evitare assembramenti davanti all’ingresso e scaglionare le presenze all’interno del reparto gli orari e le durate delle visite devono essere preventivamente concordati e con il personale infermieristico. Chi accede alle strutture sanitarie per effettuare una visita specialistica o fruire di altre prestazioni sanitarie (esami del sangue, anagrafe sanitaria etc.) non deve invece esibire la Certificazione verde ma deve comunque autocertificare di non avere sintomi riconducibili al Covid e di non aver avuto contatti con persone positive (o sospette positive). Negli ospedali di Cavalese e Rovereto sono stati installati in questi giorni in via sperimentale i primi «totem» per la verifica della Certificazione verde Covid-19. Si tratta dei dispositivi acquistati dalla protezione civile trentina e destinati a strutture pubbliche, sanitarie e socio/sanitarie.
Mart, ultimi giorni per le mostre su Boldini e Raffaello
Ultimi giorni al Museo di arte moderna e contemporanea di Rovereto per visitarele mostre dedicate a Boldini e Raffaello. Il 29 agosto si spegneranno infatti le luci sull'esposizione "Boldini. Il Piacere". E per chiudere la mostra il Mart ha organizzato l'incontro con la scrittrice Stefania Auci (sabato 28 agosto ore 18, Giardino delle sculture del Mart, già sold out). Il 29 agosto sarà l'ultimo giorno anche per la mostra dedicata al confronto tra Raffaello e tre grandi maestri del XX secolo, Picasso, de Chirico e Dalí. Inaugurata il 2 maggio, l'esposizione è già stata visitata da oltre 40mila persone. Prorogata, invece, la mostra "Botticelli. Il suo tempo. E il nostro tempo". I visitatori del Mart avranno tempo fino al 26 settembre per vederla. 
Cristina Donà sul palco capovolto di Piazza Battisti
Cristina Donà è la protagonista del nuovo concerto proposto dal Teatro Capovolto del Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento. Appuntamento sabato 21 agosto, alle 21.30, sul palco di Piazza Cesare Battisti a Trento. Una delle voci più originali della scena musicale italiana, Cristina Donà porterà a Trento suo deSidera tour- tournée che anticipa l’uscita dell’omonimo album - per presentare il suo nuovo progetto, in duo con Saverio Lanza.
Matrimoni, nel 2020 in Alto Adige al minimo storico
In Alto Adige il numero di matrimoni è sceso al minimo storico nel 2020, l’anno del Coronavirus: 1.687 sono le coppie che si sono sposate, il 24,7% in meno rispetto al 2019. Il tasso di nuzialità è calato da 4,2 a 3,2 matrimoni per 1.000 abitanti ed è il tasso più basso dal dopoguerra. Un confronto dei tassi con le regioni italiane mostra, tuttavia, che l’Alto Adige è al primo posto con il 3,2‰ - nettamente al di sopra della media nazionale di 1,6‰. L’Alto Adige si colloca a metà tra i territori confinanti Tirolo e Trentino. Nel 2020, il tasso di nuzialità in Tirolo si attesa al 4,7‰, in Trentino appena al 1,7‰. La quota dei matrimoni celebrati con rito civile rimane alta (81,4%). Nel 2020 si registrano inoltre 13 unioni civili tra persone dello stesso sesso. Alla fine del 2020 nei registri anagrafici dell’Alto Adige risultano complessivamente 771 convivenze di fatto.
Commercio altoatesino, Barometro Ire: "In lenta ripresa"
Commercio altoatesino in lenta ripresa. E' quanto emerge dall’indagine estiva del Barometro dell’economia dell’IRE – Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano. Migliora il clima di fiducia in tutti e tre i comparti del commercio: dettaglio, ingrosso e commercio e riparazione di veicoli. Ma restano negative le valutazioni delle imprese, in particolare sul fronte della puntualità dei clienti nei pagamenti.
Coronavirus, in Alto Adige nessuna vittima e 37 contagi
Non ci sono vittime da covid-19 in Alto Adige. Sono 37 i nuovi casi di contagi su oltre 5500 tamponi. Sono 19 i pazienti ricoverati nei normali reparti ospedalieri, 1 in terapia intensiva; ci sono 3 persone in isolamento nelle strutture di Colle Isarco e Sarnes e 1516 in quarantena
A Castel Stenico torna la falconeria
A Castel Stenico torna la falconeria. Da sabato 21 agosto partono i tre fine settimana della rassegna curata dal Centro servizi culturali S.Chiara di Trento e dedicata all’arte della caccia con il falco. Le origini sono molto antiche e le prime testimonianze provengono da un’area dell’Asia Centrale compresa tra Cina e Mongolia. Da qui si è poi diffusa verso l'Europa e verso l'Asia minore. Per quanto riguarda l'Italia, la Falconeria è giunta sia dalla Sicilia per mano degli arabi e normanni, sia dalla Germania. Il massimo esponente della Falconeria italiana è stato Federico II imperatore del Sacro Romano Impero. Nel Medioevo e nel Rinascimento la falconeria non era prerogativa solo dei signori e delle dame, ma comincia ad essere praticata anche da vescovi ed abati. La caccia rappresentava una delle attività predilette anche dagli ospiti che frequentavano la residenza estiva dei principi vescovi trentini. Nei fine settimana 21 e 22 agosto, 28 e 29 agosto e 4 e 5 settembre a Castel Stenico sono in programma le esibizioni di falconieri e dimostrazioni di addestramento dei volatili. Appuntamento alle 12, alle 14 e alle 16.
Al Buonconsiglio in scena "Alla corte di Vienna"
Al Castello del Buoconsiglio sabato 21 agosto sarà invece protagonista la musica. Alle 20,45 si terrà il quarto concerto della rassegna “Quando le donne si misero a comporre” ispirata alla mostra “Fede Galizia. Mirabile pittoressa”. Nella Loggia del Romanino è in programma la serata musicale “Alla corte di Vienna”, dedicata al concerto classico per pianoforte, dove si metterà in dialogo Wolfgang Amadeus Mozart con Marianna von Martines. Si esibirà il “Quartetto Andrea Mascagni” con Vincenzo Quaranta e Alessia Pallaoro (violini), Roberto Mendolicchio(viola), Francesco Ciech (violoncello), e con Rino Braia(contrabbasso) e Monique Cìola (pianoforte).
Rurali, fusione in vista per Val di Non e Rotaliana-Giovo
Nuova fusione in vista per le casse rurali. Val di Non e Rotaliana-Giovo hanno firmato un protocollo d'intesa che dà avvio all'aggregazione tra istituti di credito. Obiettivo arrivare alla fusione a partire dal 1 luglio 2022. La nuova rurale avrà un patrimonio di 210 milioni, oltre 3 miliardi di euro di masse amministrate, 32 filiali, 200 collaboratori e 14 mila soci. Sarà una fusione per incorporazione: due rappresentanti della Cassa Rurale Rotaliana e Giovo saranno cooptati nel Cda della nuova cassa, uno con il ruolo di Vicepresidente vicario, che sarà composto da 8 consiglieri più il presidente. La sede resterà quindi a Cles, mentre la presenza delle filiali della Cassa Rurale Rotaliana e Giovo rimarrà immutata e rafforzata in termini di risorse e servizi. La direzione è confermata a Massimo Pinamonti, attuale direttore della Cassa Rurale Val di Non, mentre la vicedirezione sarà affidata a Paolo Segnana, attuale direttore della Cassa Rurale Rotaliana e Giovo. Dopo l’approvazione del progetto da parte della capogruppo e della Banca Centrale europea, la parola passerà ai soci tramite una assemblea straordinaria che si terrà nella prossima primavera, con il fine di rendere operativa la nuova Cassa dal 1 luglio 2022.
Inaugurato il rinnovato Rifugio Gino Biasi al Bicchiere
Al centro dell’area di ghiacciai più estesa dell’Alto Adige, circondata da vette oltre i 3.000 metri come il Pan di Zucchero e la Cima Libera, svetta nella sua nuova veste il rifugio Gino Biasi al Bicchiere o Becherhaus, il rifugio più alto dell'Alto Adige, a quota 3195 metri, inaugurato ufficialmente ieri. “I nostri rifugi sono un fiore all’occhiello, rappresentano il riferimento e lo sviluppo delle nostre montagne” ha sottolineato il governatore Kompatscher.  Il nome del rifugio ricorda il capitano degli Alpini Gino Biasi, caduto in Russia nel 1942, e la cima Bicchiere. Raggiungibile dalla val Ridanna e dalla val Passiria, dal 2011 è un dei 25 rifugi gestiti dalla Provincia di Bolzano. Per il restyling sono stati investiti circa 1,4 milioni di euro. Sono state rifatte le sue facciate in scandole di larice e anche la copertura e gli infissi e sono stati adeguati gli impianti. All’interno dell’edificio sono state ampliate la “Stube” sul lato Est e la terrazza.
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