L’utilizzo dei toponimi nelle intitolazioni stradali del Trentino
Nell’ambito della rassegna “I giovedì in Archivio provinciale”, organizzata dall’Ufficio Beni archivistici, librari e Archivio provinciale della Soprintendenza per i Beni culturali, il 21 febbraio 2019, alle ore 17 presso l’Archivio di Trento in via Maestri del Lavoro, 24, III piano, si terrà l’incontro “L’utilizzo dei toponimi nelle intitolazioni stradali del Trentino”, con l’intervento di Ilaria Adami. Il Dizionario toponomastico trentino costituisce la principale fonte per le nuove denominazioni stradali: in poco più di 30 anni, in Trentino, sono state approvate circa 5.000 intitolazioni stradali.Serate agricole
I Consorzi di miglioramento fondiario (Cmf) dell’Altopiano (Brentonico, Castione, Crosano e Cazzano) nell’ottica di sensibilizzare a una maggiore coscienza e conoscenza delle potenzialità del comparto agricolo brentegano, hanno proposto un percorso formativo, rivolto soprattutto ai giovani agricoltori. Dalla prima proposta si è quindi arrivati a costruire un programma ricco di spunti interessanti con specialisti del settore.Venerdì 15 febbraio arriva a Cles, in prima nazionale, la danza di Marie-Pierre Genovese con «3D DENSE»
Appuntamento da non perdere con il Circuito regionale della danza organizzato dal Centro Servizi Culturali S. Chiara. Venerdì 15 febbraio, alle ore 21.00, sul palco del Cinema Teatro di Cles si esibirà – in prima nazionale – la coreografa francese Marie-Pierre Genovese con «3D DENSE», spettacolo da lei ideato ed interpretato, prodotto dalla Compagnia Instinct, in collaborazione con l’Associazione Culturale Sguardi.LESS IS MORE. SULL’ARTE DI NON AVERE NIENTE
Sabato 16 febbraio a Rovereto presso la libreria Arcadia alle ore 19:00 incontro con Salvatore La Porta che presenterà "LESS IS MORE. SULL’ARTE DI NON AVERE NIENTE".Perché siamo spesso infelici malgrado un benessere diffuso? Un malessere al contrario serpeggia spesso nella società occidentale che cerca di nasconderlo accumulando cose o esorcizzandolo attraverso ferie estive che non risolvono il problema. È da questa domanda e da questa constatazione che Salvatore La Porta ci conduce in una riflessione sull’arte di non avere niente e di riscoprire insieme il valore di noi stessi.