Incidente in Val Duron, ferita 54enne
Una donna di 54 anni di Campitello di Fassa è rimasta ferita questa mattina, 25 luglio, poco dopo le 7 mentre scendeva con la sua auto dalla strada della val Duron, in val di Fassa. Per cause ancora da chiarire la vettura è uscita di strada ad un curva proprio in uno dei pochi tratti non protetti dal guardrail. La macchina è finita in una scarpata facendo un volo di una cinquantina di metri. A dare l’allarme sono stati dei ciclisti che stavano percorrendo la strada e che hanno assisto alla scena. La signora è stata elitrasportata al Santa Chiara di Trento. Non è in pericolo di vita.
Orso, animalisti diffidano la Provincia di Trento
Dopo gli appelli e i ricorsi presentati separatamente, le associazioni animaliste ENPA, LAC, LAV, LIPU, LNDC e WWF Italia hanno unito le forze e mandato al Presidente della provincia di Trento, Maurizio Fugatti una diffida formale a non uccidere M49 e a revocare l’ordinanza del 22 luglio, riservandosi di intervenire con ogni altra azione legale opportuna a tutelare la vita dell’orso. «La fuga di M49 dal recinto in cui doveva essere custodito non costituisce affatto una prova della sua pericolosità, come invece viene asserito nell’ordinanza del 22 luglio. Lo stesso PACOBACE non prevede questa eventualità come indicatore di grave pericolosità da cui far conseguire l’urgente abbattimento dell’animale. Si rammenta, inoltre che l’eventuale abbattimento dovrebbe in ogni caso passare per il vaglio dell’ISPRA ed essere autorizzato dal Ministero dell’Ambiente, che invece finora si è sempre dichiarato contrario a tale evenienza», affermano le Associazioni.
MERCATONE UNO, IL 31 LUGLIO INCONTRO TRA SINDACATI E AMMINISTRATORI STRAORDINARI
Attivare un tavolo di crisi permanente e costante al ministero dello Sviluppo Economico e contestualmente avviare il confronto con il ministero del Lavoro sull’ammortizzatore sociale ai limiti della sostenibilità economica. Sono queste le richieste avanzate dai sindacati di categoria e da una delegazione di lavoratori ex Mercatone Uno ricevuti ieri, 24 luglio, al Mise dalla Responsabile della Struttura per la Crisi di Impresa Chiara Cherubini nel corso del presidio organizzato davanti il ministero per continuare a tenere accesi i riflettori sulla vertenza che rischia di trasformarsi in un vero e proprio dramma sociale in assenza di soluzioni certe e tempestive sulle prospettive occupazionali e sull’emergenza reddituale dei 1860 lavoratori coinvolti che ricevono importi di sostegno al reddito al di sotto del reddito di cittadinanza. C’è tempo fino al 31 ottobre per la presentazione delle offerte vincolanti per l’acquisto dell’intero o di parte del perimetro di vendita mentre le operazioni di cessione dovranno chiudersi perentoriamente entro il 31 dicembre 2019.Già il 31 luglio il dicastero ha dato disponibilità a convocare sindacati e Amministratori Straordinari; sul tavolo le previsioni e le criticità del bando pubblicato nei giorni scorsi sul sito e a mezzo stampa senza alcuna comunicazione ai sindacati e alcuna analisi circa le opportunità occupazionali della cessione.
M49, duplice segnalazione sui versanti della Marzola
M49 è ancora a spasso sulla Marzola. Ieri, 24 luglio, ci sono state due segnalazioni. In mattinata verso le ore 10.30, una escursionista ha avvistato l’orso (verosimilmente M49, non essendo segnalata la presenza di altri plantigradi in quest’area del Trentino) a 30-40 metri di distanza, poco prima di raggiungere la località Chegùl salendo dal passo del Cimirlo. Alla vista della persona, che si è fermata ed ha cominciato a retrocedere, il plantigrado ha continuato per la sua strada. Ancora, nella serata di ieri orme di orso sono state rilevate dal personale forestale sotto la località San Caterina, sul confine tra i comuni di Pergine e di Bosentino, poco sopra il lago di Caldonazzo. Non è stato possibile stabilire con certezza a quando risalissero.
Le orme del plantigrado sono state rilevate dal proprietario di un campo di mirtilli sopra il telo che copre parte del campo stesso. Non si sono registrati invece danni provocati dall’animale.
Aeroporto, il sindaco di Laives detta le condizioni
Via libera ai privati, ma tenendo conto della volontà popolare espressa dal referendum, vale a dire una limitazione del numero dei voli, con l'esclusione sia dei charter, sia degli aerei di grandi dimensioni, e quindi col rigetto dell'ipotesi di allungamento della pista. Questa, in sintesi, la posizione del sindaco Christian Bianchi a seguito del rinvio di ieri, 24 luglio, della discussione al Tar sul ricorso di Laives riguardante l'aeroporto.«La lunga questione dell'aeroporto di Bolzano - esordisce il sindaco - continua a stupirci, con continui cambi si scenario e di rotte, tali ormai da aver creato una matassa ingarbugliata nella quale la Provincia stessa ormai si è trovata imprigionata. Il fatto di aver messo in gara la cessione della società Abd, senza aver prima stabilito le regole del gioco, è ovviamente stato un grave errore, che necessita oggi di una risoluzione rapida e significativa, tale da mettere insieme i pezzi di questo complicato puzzle».
A Bolzano si va in bianco
Il centro storico di Bolzano sarà vestito di bianco dalle 19 alle 24 di ogi, 25 luglio. Va infatti in scena La "notte in bianco", ispirata al celebre format francese del 'Diner en Blanc'. Tra via Museo, via Portici, Piazza Erbe, via Goethe e via Leonardo da Vinci, lunghe tavolate completamente allestite in bianco, accoglieranno i cittadini per tutta la serata, dall'aperitivo al dopo cena. Patrick Strobl (Cantante di Mainfelt), Greta Marcolongo ed il duo Whiskey & Ginger garantiranno l'intrattenimento musicale e i ristoratori della zona proporranno bevande e piatti.
Mille firme per fermare la violenza sulle donne
Sono quasi mille le firme raccolte in meno di una decina di banchetti in molte zone dell'Alto Adige tra cui Bolzano, Bassa Atesina, Merano, Silandro. A lanciare la petizione a sostegno degli strumenti per la difesa delle donne e dei soggetti deboli, Rosanna Oliveri (L'Alto Adige nel Cuore), componente della Commissione Pari Opportunità, insieme a Cristina Barchetti (FdI), Barbara Pegoraro (L'Alto Adige nel Cuore) e Evi Matala, sostenuta dal consigliere provinciale di Alto Adige nel cuore - Fratelli d'Italia Alessandro Urzì. Al centro dell'iniziativa la dotazione di un importante dispositivo elettronico con geolocalizzazione che permetta alle vittime di stalking e di violenza domestica un collegamento rapido in caso di allarme con le Forze dell'Ordine. Le firme sono state consegnate all'assessora competente per il sociale Waltraud Deeg che ha evidenziato una grande disponibilità a sostenere l'iniziativa.
Dejaco nuovo primario di Reumatologia di Bolzano
Christan Dejaco è stato nominato Primario del Servizio di Reumatologico dell'azienda sanitaria di Bolzano. Il reumatologo assumerà la sua nuova posizione a partire dal 1° agosto. A premiarlo il suo curriculum internazionale. Christian Dejaco lavora presso l'Azienda sanitaria dell'Alto Adige dal 2017 e finora ha diretto la "struttura semplice" del Servizio Reumatologico con sede all'ospedale di Brunico. Ha completato i suoi studi di medicina (1999-2004) presso la facoltà di Medicina dell'Università di Innsbruck e fino al 2007 ha svolto un dottorato di ricerca in scienze mediche (Ph.D.). Ha completato la sua formazione specialistica in Medicina interna presso l'Università di Medicina di Innsbruck, l'ospedale Elisabethinen di Klagenfurt e l'Università di Medicina di Graz. Dejaco è docente privato e professore associato presso l'Università di Medicina di Graz e può vantare un elenco di oltre 100 articoli scientifici pubblicati su riviste internazionali specializzate e libri del settore.
Si perdono nel Vanoi. Salvati nella notte due escursionisti
Avventura a lieto fine per due ragazzi che stanotte si sono persi nel Vanoi, non lontano dal sentiero delle miniere, di rientro da malga Fiamena. A causa dei numerosi schianti di alberi dopo la tempesta Vaia, i ventenni, entrambi del trevigiano, hanno perso l'orientamento. Non ritrovando la traccia del sentiero, hanno deciso di scendere dal bosco ma a un certo punto hanno incontrato dei pericolosi salti di roccia, che hanno impedito loro di proseguire. A quel punto, alle 23.50, hanno allertato il 112. Una volta individuato il punto dove si trovavano i ragazzi, grazie alle coordinate gps, il coordinatore dell’area operativa Trentino orientale del Soccorso Alpino ha inviato sul posto, una zona molto scoscesa denominata Boal de Carpenè  a 1.100 metri,  5 operatori. Dopo essere stati imbragati, i due escursionisti sono stati calati per una quarantina di metri fra rocce verticali. Raggiunta la base della parete sono stati quindi accompagnati in sicurezza attraverso il bosco fino a Caoria. L'operazione si è conclusa alle 2.30.
Ex poliziotto risarcirà il Ministero. Nuova condanna per Melle
Dopo la condanna penale definitiva subita per peculato, ieri, 24 luglio, è arrivata anche la condanna in sede contabile da parte della Corte dei Conti. Carlo Fabrizio Melle, ex sovraintendente di Polizia,
dovrà risarcire il Ministero per 48.411 euro. L'inquisito venne accusato di essersi appropriato di 16.137 euro custoditi nella cassaforte di Castello Stifterhof, noto centro soggiorno montano della Polizia a Maia Alta a Merano, di cui all'epoca Melle era responsabile della contabilità. Melle respinse ogni addebito ma fu tradito da un paio di guanti che il ladro abbandonò vicino alla cassaforte. Le tracce di Dna confermarono le accuse a suo carico ed inchiodarono il sovraintendente . Il denaro non fu mai recuperato.
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