Via libera al nuovo contratto del porfido, che in Trentino interessa 600 lavoratori. L’assemblea dei lavoratori impiegati nel settore hanno approvato il rinnovo del contratto nazionale. L’intesa, raggiunta nelle scorse settimana dopo nove mesi di confronto tra Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil e le controparti datoriali, migliora le condizioni economiche degli addetti, pone un limite al ricorso ai contratti a tempo determinato e in somministrazione, disinnesca il problema della stagionalità e prevede maggiori garanzie per la tutela della salute e sicurezza.
“Il nuovo contratto - spiegano Sandra Ferrari e Moreno Marighetti della Fillea del Trentino - garantisce aumenti certi a tutti i lavoratori, rafforza previdenza complementare e sanità integrativa e pone un limite ai contratti precari. Resta aperta la partita sui rappresentanti territoriali per la sicurezza, una questione che riteniamo particolarmente importante per prevenire i rischi legati alla salute e alla sicurezza”.
Nel dettaglio l’aumento salariale è pari a 97 euro al livello C. Si tratta di 1.144,60 euro in tre anni.
Cresce inoltre la contribuzione a carico del datore di lavoro per la sanità integrativa e per la previdenza complementare
Nel testo c’è inoltre il miglioramento della normativa vigente sui contratti a tempo determinato e somministrazione a termine, con un tetto del 25% complessivo.
Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.