Quello che 100 fa ebbe inizio come esempio di ingiustizia e procurò grandi sofferenze, oggi è esempio di convivenza e assegna a chi fa politica il compito di continuare ad agire con senso di responsabilità. Questo il messaggio di fondo degli interventi dei presidenti dell’Euregio, Arno Kompastcher, Günther Platter e Maurizio Fugatti in un cortile di Palazzo Widmann gremito per 100 80 50 Futuro-Memoria l’evento che ha dato il titolo alla Giornata dell’autonomia. Il 2019 è, infatti, l’anno in cui ricorrono i 100 dall’approvazione del trattato di Saint-Germain, gli 80 anni dalle opzioni e i 50 anni dall’approvazione del pacchetto. Passando per il ricordo dei traumi, delle lacerazioni, dei momenti bui del passato, lo sguardo dei tre presidenti è andato all’attualità e alle sfide per il futuro. “Bisogna riconoscere che la nostra terra – ha detto Arno Kompatscher – da un certo momento in poi ha avuto anche fortuna. Alludo alla fortuna che siano arrivate ad avere responsabilità di governo, persone dotate del coraggio del compromesso”. Il presidente altoatesino ha quindi sottolineato che l’autonomia si basa sul concetto di responsabilità e per il futuro si è augurato che l’ispirazione venga dai valori che hanno ispirato i predecessori: pace, uguaglianza, giustizia, “valori che devono essere collegati ai concetti di solidarietà e rispetto” .
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