Dopo gli appelli e i ricorsi presentati separatamente, le associazioni animaliste ENPA, LAC, LAV, LIPU, LNDC e WWF Italia hanno unito le forze e mandato al Presidente della provincia di Trento, Maurizio Fugatti una diffida formale a non uccidere M49 e a revocare l’ordinanza del 22 luglio, riservandosi di intervenire con ogni altra azione legale opportuna a tutelare la vita dell’orso. «La fuga di M49 dal recinto in cui doveva essere custodito non costituisce affatto una prova della sua pericolosità, come invece viene asserito nell’ordinanza del 22 luglio. Lo stesso PACOBACE non prevede questa eventualità come indicatore di grave pericolosità da cui far conseguire l’urgente abbattimento dell’animale. Si rammenta, inoltre che l’eventuale abbattimento dovrebbe in ogni caso passare per il vaglio dell’ISPRA ed essere autorizzato dal Ministero dell’Ambiente, che invece finora si è sempre dichiarato contrario a tale evenienza», affermano le Associazioni.
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