Un ambiente ostile, privo di vita, con 114° al sole e -179° all’ombra; una superficie di sabbia grigia finissima, senz’acqua, costellata di crateri e colpita dal vento solare carico di raggi ultravioletti. Era il 20 luglio 1969, ore 22:17:40, quando per la prima volta un uomo mise piede su un corpo celeste: la Luna. “Un piccolo passo per l’uomo, un grande balzo per l’umanità” furono le parole dell’astronauta, lo statunitense Neil Armostrong, comandante della missione Apollo 11. A cinquant’anni esatti da quell’evento, il Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige dedica alla Luna e alle missioni Apollo che portarono alla sua conquista la mostra temporanea “Pazzi per la Luna”, nel parterre del museo. Tra le curiosità spicca un’accurata ricostruzione dell’ambiente dell’allunaggio, con tanto di tuta spaziale realizzata dalla stessa ditta che la costruì allora, sabbia di basalto, rocce e impronte, e la riproduzione di una ruota di un veicolo che camminò sulla Luna. L'allestimento rimarrà visibile sino al 2 giugno 2020 ogni giorno, tranne il lunedì, dalle ore 10 alle 18.
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