Domani è la giornata mondiale dell'Alzheimer e i numeri della malattia sono in continua crescita, anche in Trentino. Ad esserne colpite quasi 7 mila persone, la maggior parte over 65. La stima - seconda l'associazione Alzheimer Trento - è che i casi attualmente riscontrati possano quasi raddoppiare nel 2030 e triplicare nel 2050. Ad oggi non c'è un farmaco in grado di bloccare o curare l'Alzheimer ma per il presidente dell'associazione Renzo Dori qualcosa si può fare per i casi di declino cognitivo lieve, oggi scarsamente diagnostica. Su questo fronte sono stati attivati in Trentino due progetti. Il primo riguarda un gruppo pilota di persone con leggero decadimento cognitivo che si incontra settimanalmente con il supporto di psicologi e volontari con l'obiettivo di condividere attività, ma soprattutto di socializzare generando nel contempo un percorso virtuoso di autosostegno e mutuo aiuto e garantendo così a tutti indistintamente la possibilità di sentirsi persone ancora vitali nella comunità». Altro progetto che vede impegnata l'associazione è quello che punta a superare, all'interno della comunità cittadina lo stigma che accompagna la demenza da Alzheimer. Con il Comune e altre realtà è stato quindi condiviso il progetto "Una città amica delle persone con demenza». Partito nel 2022, proseguirà fino al 2025. Si parlerà anche di questo domani al convegno dal titolo "La demenza riconsiderata». L'appuntamento è presso il Polo culturale diocesano Vigilianum. I via alle 15
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