Come comunicare con le donne vittime di violenza o con gli uomini autori delle violenze sulle donne? È l'interrogativo al centro di un laboratorio di formazione partito oggi, 15 marzo, a Tsm-Trentino School of Management, nell’ambito della rete antiviolenza provinciale, rivolto agli operatori sociali e delle forze dell’ordine, ovvero i soggetti che per primi intervengono quando si verifica un femminicidio. “L’organizzazione messa in campo in Trentino per contrastare il fenomeno – ha dichiarato il Procuratore della Repubblica Sandro Raimondi – è unica in Italia. Questi corsi di formazione – sono come dei semi che servono a far germogliare una cultura delle pari opportunità che metta sullo stesso piano uomini e donne, nell’ambito del lavoro come in quello della famiglia”. “Intervenire quando accadono fatti di violenza di genere è sempre molto complesso – ha detto il colonnello Matteo Ederle, comandante provinciale dei carabinieri – e dunque questa formazione è estremamente importante per noi”. Nel 2022, su 300 arresti fatti dai carabinieri in Trentino, 29 hanno riguardato violenze in ambito familiare.
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