­
Nel 2022 in Alto Adige è boom di lavoro a chiamata. Con 7mila persone impiegato con questa forma di lavoro flessibile, lo scorso hanno in provincia di Bolzano ha raggiunto il livello più alto dal 2012. E' quanto emerge dalla pubblicazione Mercato del lavoro news. Oltre il 70% dei lavoratori a chiamata è impiegato nel settore alberghiero e della ristorazione, ma anche addetti alla sicurezza, autisti di autobus, commessi e steward. Poco più di un quarto, cioè circa 1.900 persone, ha meno di 25 anni; circa duemila occupati hanno più di 55 anni e un numero considerevole di loro è già in pensione. Il lavoro a chiamata spesso non è l’unica fonte di reddito da lavoro. Più della metà degli occupati con questa forma di contratto svolge questa attività come secondo lavoro. Mentre per il 36% di tutti i lavoratori a chiamata tra i 25 e i 55 anni questa è l'unica fonte di reddito. Tra le criticità, un'alta percentuale di chi ha contratti a chiamata è donna o straniero e si tratta di occupazioni con basse qualifiche.
Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.