Trento in questi giorni è capitale europea della riqualificazione energetica degli edifici. Fino a giovedì è infatti in programma la Bauhaus Week, l'evento organizzato dalla European Mortgage Federation e dall’Agenzia Provinciale per le Risorse Idriche e l’Energia. Se l’obiettivo dell’Europa è conciliare la riduzione delle emissioni climalteranti con la necessità di metter mano al patrimonio edilizio europeo, il Trentino con il Piano Energetico Ambientale Provinciale punta entro il 2030 a ridurre del 55% le emissioni rispetto al 1990 ed entro il 2050 a diventare una provincia autonoma dal punto di vista energetico. Per fare questo serve intervenire sul comparto edilizio privato e pubblico, che da solo è responsabile del 40% delle emissioni. Gli edifici residenziali in Trentino sono oltre 125mila e rappresentano l’86,3 % degli edifici totali, mentre le abitazioni sono quasi 350mila. Di questi edifici circa l’80% sono costruzioni plurifamiliari. Le classi dalla E alla G, che pesano per il 40,21% in termini di numero di certificazioni, sono responsabili del 64,02% dei consumi energetici dell’intero patrimonio edilizio. Per raggiungere l’obiettivo di riduzione del 55% delle emissioni climalteranti entro il 2030, bisogna ottenere un taglio dei consumi delle abitazioni di un terzo. Sarebbe quindi necessario intervenire sul 41% del patrimonio edilizio, per un costo di 1,5 miliardi di euro.
Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.