Rifugiato, migrante, profugo. Sono termini diversi per indicare un fenomeno costante della storia umana: lo spostamento di gruppi di persone dal luogo di nascita alla ricerca di una vita migliore. Le motivazioni sono rimaste più o meno le stesse per un secolo e mezzo, ma il contesto geopolitico in cui si inseriscono è profondamente cambiato, e il dibattito pubblico che racconta il fenomeno è sempre più disorientante. Davanti a coordinate complicate da decifrare, sembra necessario tornare a interrogarsi sui termini che descrivono gli status di chi emigra, soprattutto a fronte delle conseguenze del cambiamento climatico che trasformeranno quella che per alcuni è “casa” in un luogo inabitabile. Prende spunto proprio da questo l’incontro in programma questo pomeriggio, 10 febbraio, dalle ore 17.00 nell’aula 20 del Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Trento. Il titolo è Il sogno europeo si ferma ai suoi confini? Analisi del fenomeno migratorio e vede come relatori la giurista Donata Borgonovo Re, la sociologa Serena Piovesan ed Emanuele Pastorino, tutor del master “Diritto e Politiche delle Migrazioni”. Partendo dall’analisi delle parole che descrivono le diverse situazioni giuridiche di chi migra si arriverà a comprendere, dati alla mano, se sono vere alcune delle convinzioni più diffuse a livello popolare sul tema, cosa sta facendo oggi l’UE e cosa può fare in futuro per una politica migratoria efficace.
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