Luci e ombre nel commercio trentino. Si chiude così il bilancio 2022 di Confcommercio. Se da un lato sono ancora presenti gli effetti della pandemia, dall’altro l'anno è stato segnato dall’impennata dei costi dell’energia, con la guerra in Ucraina che ha portato altre conseguenze sulle imprese e sui consumi. "Ma grazie anche agli interventi di politica nazionale e provinciale, siamo riusciti a dimostrare un impegno tale che l’economia trentina sta dando segnali di ripresa" ha commentato il presidente Bort. Sul fronte degli aiuti pubblici, l'assessore allo sviluppo economico della Provincia Spinelli ha ricordato la moratoria, chiesta da Confcommercio. “Siamo riusciti a garantire una certa tranquillità alle imprese, come nel caso dell’ultimo protocollo che abbiamo avviato per l’accesso al credito come conseguenza dei rincari energetici che prevede un periodo di preammortamento di un anno". Tra i temi affrontati, quello degli alberghi dismessi e delle dinamiche inflattive del costo della vita nella valli a maggior rilevanza turistica che rischiano di danneggiare sia i residenti che i collaboratori delle imprese, oppure la possibilità di consentire anche alle aziende dei centri storici l’adesione alle comunità energetiche; e ancora il tema della formazione.
Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.