"La finanziaria del Governo è iniqua e ingiusta. Non sostiene come dovrebbe i più deboli, non dà risposte ai lavoratori dipendenti sul carovita e rischia di avvantaggiare ricchi ed evasori". A dirlo gli edili della Cgil del Trentino che domani, aderiscono allo sciopero nazionale. In provincia Fillea Cgil ha proclamato per quattro ore di sciopero. I lavoratori e le lavoratrici incroceranno le braccia le ultime ore di ogni turno di lavoro. Mercoledì mattina alla 11 è in programma, inoltre, un presidio a Trento, sotto la sede del Commissariato del Governo in corso Tre Novembre. Le richieste del sindacato sono: aumentare i salari; conferire tutele a tutte le forme di lavoro; eliminare le forme di lavoro precario per un unico contratto di inserimento al lavoro con contenuto formativo; una riforma fiscale che rispetti il principio della progressività; la tassazione degli extraprofitti; la rivalutazione delle pensioni; risorse per il diritto all’istruzione, per la sanità; la cancellazione della legge Fornero e una riforma delle pensioni che assicuri l’uscita flessibile dal lavoro a partire dai 62 anni, il riconoscimento della diversa gravosità dei lavori, la pensione di garanzia per i giovani e per chi ha carriere discontinue e “povere”, il riconoscimento del lavoro di cura, il riconoscimento delle differenze di genere, l’uscita con 41 anni di contributi. Al presidio ci saranno anche le pensionate e i pensionati Cgil.
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