A sostegno delle giovani coppie e della natalità, la Provincia di Trento lancia una dote finanziaria. L'iniziativa è rivolta a coloro che hanno tra i 18 e i 40 anni e che vogliono rendersi indipendenti, ma hanno difficoltà economiche. Il provvedimento prevede un prestito fino ai 30 mila euro per cinque anni (con una rata mensile stimata di 500 euro) e un contributo una tantum di 15mila per la nascita del primo figlio durante i 5 anni, contributo che dovrà essere utilizzato per decurtare il mutuo. Se nasce un secondo figlio, la Provincia azzera il debito residuo. Ci sono già state dieci richieste della "dote finanziaria", otto delle quali già accolte. Nel 2022 sono stati messi a bilancio 200mila euro per questo strumento, mentre per il 2023 è previsto l'investimento di un milione e mezzo di euro. Sono nove le Casse rurali trentine che hanno aderito al progetto. Inoltre dal 2023 arriverà anche un bonus di 5mila euro per le famiglie con più di due figli. Critici i sindacati. “Le lotterie non servono a nulla, le politiche familiari sono un’altra cosa” dicono Cgil, Cisl e Uil. “La dote per i giovani è una misura del tutto inefficace. Ne beneficeranno realmente forse 50 coppie all’anno, pari all’1,8% dei nuclei con un figlio appena nato”.
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