La coltivazione delle fragole riveste un ruolo importante anche in Alto Adige. Tuttavia, stanchezza del suolo, insetti invasivi e cambiamento climatico stanno mettendo a dura prova la fragolicoltura in suolo. Oggi, 8 luglio, si è svolta una giornata tecnica in campo in Val Martello, dove gli esperti del Centro Laimburg hanno presentato le attuali prove sperimentali. I ricercatori hanno sperimentato diversi abbinamenti e hanno visto come la consociazione tra fragola e menta abbia aumentato del 10% la produttività della fragola e del 20% quella della menta. Inoltre, è stata notata anche una diminuzione del numero di acari sulle foglie di fragola. Questo risultato è da ricondurre all’emissione di sostanze bioattive volatili da parte della menta, che hanno un effetto repellente su alcuni insetti dannosi. Gli esperti del gruppo di lavoro Piccoli Frutti e Drupacee del Centro Laimburg stanno caratterizzando oltre 50 varietà internazionali promettenti valutandole in base alla loro capacità di adattamento al clima alpino, alla suscettibilità alle malattie, nonché ovviamente alla capacità produttiva e alla qualità. “Stiamo lavorando per ottenere una fragola profumata con note di fragolina di bosco, dalla polpa tenera ma non troppo, a forma di cuore. L’aspetto sfidante è tenere conto anche del clima che cambia. Negli ultimi anni in Val Martello le temperature sono aumentate e le notti estive non sono più così fresche. La fragola è delicata e tende a marcire in fretta” spiega Massimo Zago, responsabile gruppo di lavoro Piccoli Frutti e Drupacee.
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