Il 2021 è stato un anno di ripresa per le cooperative sociali trentine, ma è allarme per la carenza di personale nel settore socio sanitario, assistenziale ed educativo. Se n'è discusso nel convegno di settore. Il valore della produzione ha raggiunto i 228 milioni di euro, con un incremento del 12% sul 2020 e 9 milioni in più rispetto anche al 2019. Ma le prospettive sono tutt’altro che rosee: sono in aumento i costi gestionali e la marginalità, negli ultimi anni, si è quasi azzerata. A questi si aggiungono problematiche legate alla carenza di personale. Per far fronte a questa problematica la Federazione è costantemente al lavoro per trovare nuove soluzioni, tra cui la ricerca di personale all’estero, tramite rapporti costanti di cooperazione internazionale, e la volontà di rinnovare il Contratto Collettivo Provinciale delle Cooperative Sociali. “Quest’anno siamo sopravvissuti con l’intento di riaprire tutti i servizi sociali e sociosanitari, ma i problemi da affrontare sono molti. Il rischio è di distruggere irrimediabilmente un ecosistema costruito negli anni tra società e Provincia, con gravi conseguenze per la nostra comunità” commenta il vicepresidente di settore della Federazione Trentina della Cooperazione Italo Monfredini.

 

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