"Per uscire dalla crisi occorre una nuova visione di sviluppo". A dirlo i panificatori trentini che si sono riuniti ieri, 22 marzo, in assemblea. Al centro dei lavori la situazione economica che sta penalizzando anche le imprese della panificazione trentina, strette tra aumenti fuori controllo e diminuzione dei consumi. A pochi giorni dal lancio dell’iniziativa “Forni spenti?”, in cui si chiedeva abbattimento dei costi di energia e carburante, potenziamento delle produzioni di grano nazionale e stop alle speculazioni finanziarie, l’associazione ora mette sul tavolo possibili soluzioni per uscire da una crisi che si preannuncia sempre più stringente. "Serve un nuovo “Manifesto” del pane fresco trentino – dicono i panificatori. - Ed è necessario avere manodopera qualificata, ricambio generazionale e continuità nelle attività. Tra gli obiettivi, sostenere la crescita continua della Scuola di Arte Bianca e Pasticceria di Rovereto". All'assemblea ha partecipato anche l'assessore provinciale Roberto Failoni, che ha sottolineato l'importanza di promozione del prodotto trentino anche in chiave di sviluppo turistico.
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