L’ITI Buonarroti di Trento ha ospitato oggi, 22 marzo, la celebrazione della 30esima edizione della “giornata mondiale dell’acqua”, istituita nel 1992 dalle Nazioni Unite. L’iniziativa è stata voluta da ASSFRON, associazione scuola senza frontiere, con l’obiettivo di richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica su uno dei drammi dell’umanità: la mancanza dell’acqua dolce che di anno in anno sta diventando sempre più drammatica con conseguenze sempre più pesanti.
I dati dell’Organizzazione mondiale della sanità dimostrano che ancora 2.2 miliardi di persone sono prive di acqua potabile e come questo sia una delle maggiori cause di morte. Sempre secondo l’OMS ben l’80% delle malattie spesso mortali contratte da quel miliardo e 200 milioni di persone che vivono nel continente africano sono causate dalla cattiva qualità dell’acqua consumata.  "Il problema sarebbe risolvibile, non con impianti megagalattici, ma con una fitta rete di pozzi vicini ai villaggi, vicini ai Centri di Salute, vicini alle scuole ed ai mercati" ha affermato fra l’altro Carlo Bridi, segretario di Assfron. Il sindaco di Trento Franco Ianeselli ha ricordato come il tema dell’acqua sia centrale e come ad oggi il possesso delle fonti d’acqua causi più di 500 guerre nel mondo. Il dirigente generale del Dipartimento Istruzione della Provincia autonoma di Trento Roberto Ceccato, ha sottolineato l’importante ruolo della scuola nell’educazione ad un corretto uso dell’acqua affinché non venga sprecata.
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