In Trentino oggi, 10 marzo, è stato fatto il punto sulla situazione dei profughi in fuga dalla guerra in Ucraina. Ad oggi sono 650 i profughi che si sono rivolti al Cinformi per chiedere aiuto e regolarizzare la loro posizione. Risultano tutti ospitati da privati che li hanno accolti in famiglia o messo a disposizione camere e appartamenti. Qualche nucleo ha trovato prima accoglienza nelle strutture pubbliche, come gli ostelli di Trento e di Rovereto, ma per far fronte a probabili nuovi arrivi ci si sta già attrezzando per aprire a breve altri due centri, uno a San Vito di Pergine e l’altro nella struttura prefabbricata "Casa San Giovanni" attualmente in zona motorizzazione civile. Si calcola che del totale dei profughi, oltre il 30 per cento sia costituito da minori in età scolare dell’obbligo, quindi fra i 6 ed i 16 anni. Si attende nel frattempo il via libera da Roma per far partire i primi nuclei della colonna mobile della protezione civile di Trento e Bolzano destinata ad un’area vicino al confine occidentale dell'Ucarina.
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