Ci sono tre ipotesi in campo per la funivia Trento-Monte Bondone. Tutte prevedono la partenza dalla Destra Adige nella zona di Piedicastello. Il primo progetto prevede una cabinovia con fermata intermedia a Sardagna e Vaneze con arrivo a Vason; il secondo un impianto trifune il cui percorso prevede l’approdo diretto a Vason senza fermata intermedia a Sardagna e Vaneze. La terza ipotesi in campo è Un impianto speciale per il primo tronco e una telecabina per il secondo tronco con stop intermedio a Sardagna e Vaneze e arrivo a Vason. I progetti sono stati presentati oggi in conferenza stampa. Nell’ipotesi 1 e 3 si prevede la dismissione della funivia Trento-Sardagna, l’apertura dell’impianto per 360 giorni all’anno, per una tipologia di utenza urbana e turistica. Il costo per le prime due ipotesi varia dai 31 milioni ai 35 milioni di euro. L’ipotesi 2 prevede, invece, la necessità di mantenere l’attuale funivia Trento-Sardagna, in quanto il nuovo impianto raggiungerebbe direttamente la località di Vason, per un costo totale di 60 milioni di euro. Ora parte il confronto fra le istituzioni. “La nostra volontà - sottolinea il governatore Fugatti - è quella di individuare assieme la scelta migliore sia dal punto di vista del progetto, sia per quanto riguarda la procedura per far partire i lavori al più presto". L’ipotesi in campo per realizzare l’impianto è quella di ricorrere a un project financing, ossia a una formula che preveda la sinergia tra risorse pubbliche e private. Il programma è quello di arrivare alla pubblicazione della manifestazione d’interesse entro l’anno. L'assegnazione dei lavori potrebbe avvenire nel corso del 2023.