Aprire subito corridoi umanitari per sostenere i civili in fuga dall'Ucraina. A chiederlo Cgil Cisl Uil e Acli del Trentino, che condannano l'offensiva delle truppe russe e ribadiscono il loro no alla guerra. “Sono i civili, le donne, i bambini, le persone fragili a pagare il prezzo più alto di una guerra. In queste ore drammatiche la priorità deve essere la salvaguardia di quei civili. Di fronte a questa emergenza deve valere il nostro spirito di solidarietà e accoglienza. Ci stiamo muovendo su un terreno scivolosissimo che mette a rischio la pace in Europa. Crediamo sia ancora il tempo di fare ogni sforzo possibile per trovare una soluzione diplomatica a questo conflitto". Cgil Cisl Uil e Acli sono pronte a mobilitarsi insieme ad ampia parte della società civile trentina per il cessate il fuoco. Intanto esprimono solidarietà e vicinanza ai cittadini ucraini e alle tante donne e uomini della comunità ucraina in Trentino.
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