Cerimonia stamani a Maso Nusser a ponte Campiglio a Bolzano in occasione dell' anniversario della morte di Josef Mayr Nusser. Davanti all'ingresso della casa natale, autorità comunali, rappresentanti dello Stato, dell'ANPI e delle associazioni combattentistiche e d'arma hanno deposto mazzi di fiori per ricordare "l'eroe solitario" che, per motivi di coscienza, rifiutò di prestare giuramento alle SS, al nazismo e a Hitler. Josef Mayr Nusser, dopo l'annessione dell'Alto Adige-Südtirol alla ZOP (Zona di Operazioni delle Prealpi annessa al Reich) fu arruolato forzatamente nelle SS e spedito in Germania. Al momento di prestare giuramento, si rifiutò per motivi di coscienza. Venne perciò imprigionato e avviato su un carro bestiame verso il campo di sterminio di Dachau. Morì il 24 febbraio 1945 a Erlangen, durante il viaggio, per i maltrattamenti subiti, la fame e la sete. Bolzano ed Erlangen sono oggi due città gemellate nel nome, nel segno e nel ricordo di Josef Mayr Nusser. Di Mayr Nusser sono stati ricordati l'impegno, i valori, il sacrificio e l'attualità dei suoi insegnamenti: esempio di fede cattolica, ma anche di etica politica e morale; di coraggio e di lotta per la vita, democrazia, rispetto, non violenza, tolleranza, fratellanza. Valori, è stato sottolineato, ai quali ispirarsi ancor oggi più che mai.
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