Trento sempre più vecchia e poco a misura di giovani. E' quanto emerge dal report annuale del comune capoluogo, impegnato nel perseguimento degli obiettivi stabiliti dal percorso Unicef Città amica dei bambini e degli adolescenti. L'indagine è una fotografia di cosa fa l'amministrazione per i cittadini più giovani. Dal report emerge come la popolazione di Trento sia segnata negli ultimi cinque anni dal fenomeno del “degiovanimento”, ovvero di riduzione del peso dei giovani nella popolazione totale (nel 2020 gli under 18 sono il 16,3% della popolazione). La condizione economica delle famiglie con figli è molto variabile. Un vantaggio economico si ritrova nelle famiglie con uno o due figli e nelle famiglie monogenitoriali con il padre come persona di riferimento. Inferiore di molto è invece il reddito delle famiglie con la madre come persona di riferimento e delle famiglie con tre o più figli. Sul fronte scolastico, aumentano gli iscritti di cittadinanza non italiana. Quasi assente la dispersione scolastica e sono in aumento i casi di disturbo specifico dell’apprendimento (Dsa). Nel 2020 il Comune di Trento ha destinato ai bambini e agli adolescenti quasi 29 milioni di euro, ovvero il 18,5% della spesa totale. Gli ambiti di azione maggiori riguardano i nidi d’infanzia, le scuole, gli interventi sociali e l’aggregazione. Alti i livelli di gradimento delle circoscrizioni e della città, anche se ritenuta poco a misura di giovani.
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