Il calo di redditi e consumi si inverte solo investendo sulla crescita sostenibile, sulla buona occupazione e sulla contrattazione. Ne sono convinti Cgil Cisl Uil che di fronte ai dati di Ispat sollecitano la Provincia a sostenere lo sviluppo economico con riforme e strategie di lungo periodo. In base ai dati dell'Istituto di statistica della Provincia di Trento il livello medio dei consumi è rimasto fermo a 20 anni fa. Nel 2020 la media mensile è stata di 2.458 euro, quando nel 2000 era stata di 2.451. Una frenata si è registrata anche per gli stipendi: le retribuzioni interne da lavoro dipendente sono calate dai 27.655 del 2019 ai 26.406 di due anni fa. "Per dare nuovo slancio ai redditi e, di conseguenza, ai consumi bisogna sostenere con determinazione la crescita economica, sfruttando le importanti opportunità che arrivano dal Pnrr, ma anche valorizzando al meglio le prerogative dell’autonomia" dicono i sindacati, per il quali le traiettorie su cui muoversi sono la stabilità e la qualità dell’occupazione, la transizione ecologica e la digitalizzazione della nostra economica.
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