Sulla gestione dei grandi carnivori, in particolare del lupo, il Trentino chiede a Roma di poter agire autonomamente. Dopo le segnalazioni della presenza di lupi vicino ai centri abitati e di episodi di attacchi agli allevamenti, oggi si è riunito il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. “Non esiste soltanto un rischio per l’economia agricola e di montagna del nostro territorio à ha detto il governatore Fugatti - ma anche per la sicurezza delle persone”. Fugatti ha auspicato un’accelerazione sul fronte della definizione del piano per la gestione del lupo, con l’avvio della sperimentazione in provincia di Trento delle linee guida, come prospettato dal ministro per la transizione ecologica Roberto Cingolani. “In questo modo potremo agire autonomamente rispetto alle diverse problematiche che le nostre comunità stanno vivendo” ha concluso Fugatti. Gli ultimi monitoraggi hanno confermato la presenza di oltre 20 branchi di lupo in Trentino (in aumento rispetto ai 17 del 2020). Nel 2021 sul territorio provinciale i lupi hanno compiuto circa 150 episodi di predazione, per un totale di 407 capi uccisi.
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