Grazie alle impronte fantasma sulla luce si monitorano ambiente e salute
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Nel linguaggio specialistico sono definite immagini fantasma e spettroscopia con fotone non rilevato: si tratta di particolari tecniche di ottica quantistica che permettono di comprendere cosa accade in una particella di luce in base all’impronta che essa lascia su una particella correlata. Non sono una novità nel campo della ricerca. Ora, però, al Q@TN, Il centro di fisica quantistica di Trento, si lavora per passare dalla teoria alla pratica, dal laboratorio alla vita quotidiana e utilizzare questa tecnica per costruire strumentazioni di alta precisione, basso costo e piccole dimensioni per applicazioni ambientali (ad esempio per il controllo della qualità dell’aria) e mediche (come l’analisi di tessuti biologici ad esempio per la rivelazione di cellule tumorali).