Senza riforme e senza politiche di programmazione il Trentino non potrà contare su una crescita solida. E’ tempo, dunque, che la Giunta provinciale abbandoni le scelte spot che hanno caratterizzato tutte le manovre finanziarie di questo ultimo biennio per affrontare in modo strutturale e lungimirante il rilancio dell’economia locale. A dirlo i segretari confederali di Cgil Cisl Uil del Trentino, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Marcella Tomasi, che ieri, 12 luglio, hanno incontrato la prima Commissione consiliare per discutere dell’assestamento di bilancio. In apertura di confronto le tre sigle hanno espresso profonda preoccupazione per la situazione della sanità trentina, sottolineando che la crisi deflagrata in questi giorni e che nei fatti ha prodotto la decapitazione dell’Azienda sanitaria in una fase ancora delicatissima, con una campagna vaccinale non conclusa e il rischio di nuove varianti del virus, rischia di impattare negativamente anche sulla ripresa economica. Altro tema su cui si concentra l’attenzione di Cgil Cisl Uil è la totale assenza di ogni politica di riforma, indispensabile per aumentare la produttività del sistema trentino, rilanciarne la competitività e lo sviluppo anche liberando risorse per fare ripartire indispensabili investimenti privati.
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