Sono oltre 544mila in Italia le persone che si sono rivolte alla rete Caritas in 7 mesi, dal 1 settembre 2020 al 31 marzo 2021. Le donne sono la maggioranza: 53,7%, così come sono la maggioranza gli italiani (57,8%). Quasi una persona su quattro (24,4%) è un “nuovo povero”, cioè non si era mai rivolta in precedenza alla rete Caritas. Si tratta di 132.717 persone in totale, il 60,4% dei nuovi poveri è italiano. Complessivamente, dal maggio 2020 ad oggi, in oltre un anno di pandemia, si sono rivolti alle Caritas 453.731 nuovi poveri. E' quanto emerge dal rapporto realizzato dalla Caritas Italiana sui bisogni e le fragilità, ma anche sulle nuove forme di sostegno a favore di persone, famiglie e imprese colpite dagli effetti socio-economici della pandemia. Alla rilevazione hanno partecipato 190 Caritas diocesane, pari all’87,1% del totale. Quasi tutte le Caritas diocesane evidenziano che, accanto a situazioni legate ai bisogni fondamentali della persona (il lavoro, la casa…), compaiono bisogni inerenti alla sfera formativa e al disagio psico-sociale, che colpiscono soprattutto le donne, i giovani e gli anziani. C’è anche la Caritas di Trento tra le realtà diocesane che, insieme a Caritas italiana, hanno beneficiato, ciascuna, di un contributo solidale straordinario di 100 mila euro stanziato da Cassa Centrale Banca, per un totale di 1 milione di euro. La Caritas diocesana di Trento ha deciso di destinare il contributo straordinario al fondo di solidarietà InFondo Speranza, aperto nel luglio scorso.
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