Da inizio anno in Trentino si sono verificati 1.695 infortuni sul lavoro e ci sono state 4 vittime. Per i sindacati trentini serve più prevenzione e maggiori controlli, usando anche le risorse derivanti dalle sanzioni. Anche in Trentino Cgil Cisl Uil oggi come su tutto il territorio nazionale hanno organizzato assemblee unitarie nei luoghi di lavoro. Una data volutamente simbolica: il 20 maggio del 1970 veniva approvato lo Statuto dei lavoratori. Il dato è in calo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ma risente delle chiusure e dell’attività ridotta al minimo nel comparto dei servizi. Infatti guardando ai singoli settori è in crescita l’industria con 55 infortuni in più, da 264 del 2020 a 319 di quest’anno. In calo invece il terziario che passa da 375 a 282. Per quanto riguarda le morti sul lavoro ad oggi i casi avvenuti in Trentino sono quattro, due a Trento, due a Rovereto. Lo scorso anno le denunce di infortunio mortale sono state in totale 9. Intanto martedì 25 maggio alle 10.30 i sindacati organizzano un presidio davanti al Commissariato del governo di Trento.
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