Più sicurezza per il personale, più precisione nelle operazioni di magazzino, più velocità, senza errori. Questo grazie al sistema brifrone “Janus”, nato nei laboratori dell’Università di Trento e della Fondazione Bruno Kessler e co-finanziato da EIT Digital e che sta debuttando sul mercato. Si tratta di un sistema di ultima generazione che permette di monitorare in tempo reale, con grande accuratezza e bassi consumi, la distanza fra i dispositivi indossati da persone oppure piazzati su macchinari in movimento o altri oggetti potenzialmente pericolosi. Ciò consente di monitorare il distanziamento sociale ma anche di aumentare la sicurezza sul lavoro, riducendo i rischi per le persone.
Indossato, il piccolo dispositivo emette vibrazioni, suoni o luci in caso di rischi o violazioni e trasmette le informazioni a chi lo indossa e, in forma anonima, a una piattaforma di controllo.
Monitoraggio del distanziamento grazie al progetto Janus
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