Un Ateneo sano, capace di portare avanti le sue attività didattiche e di ricerca, le iniziative di sviluppo e di spendere energie e risorse per sostenere la comunità e le istituzioni durante la pandemia. E' la fotografia del Bilancio 2021 dell'Università di Trento, approvato dal consiglio di amministrazione. Il conto economico evidenzia proventi operativi per 194 milioni a fronte di 182,6 milioni di costi con un risultato positivo di 11,5 milioni. Tra le voci più significative, gli investimenti che ammontano a 15,4 milioni con l’acquisizione dell’edificio confinante con il Rettorato in via SS. Trinità, di Palazzo Consolati, come nuova sede del corso di laurea in Medicina e Chirurgia e del compendio di Villa Mesiano. Quest’ultima acquisizione arricchisce il polo universitario scientifico di collina. Numerosi nel 2020 gli interventi a contrasto della pandemia a supporto delle istituzioni territoriali (Protezione civile, Azienda per i servizi sanitari e Provincia autonoma di Trento in particolare): un milione di euro è stato stanziato durante la prima fase di lockdown. L’Ateneo ha messo a disposizione gratuitamente suo spazi a supporto di Apss per lo svolgimento dei tamponi (e nel 2021 attualmente anche per le vaccinazioni) e si è impegnato in prima linea con il Dipartimento di Biologia cellulare, computazionale e integrata per lo sviluppo di nuovi test sierologici.
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