L'Alto Adige ha realizzato nel 2020, verosimilmente, il suo peggior bilancio economico dal Dopoguerra. E' quanto emerge da un'indagine dell'Isituto di promozione lavoratori. Grazie al massiccio intervento pubblico è stato possibile limitare gli effetti negativi. Nel complesso e nella media dell'anno, il numero di lavoratori dipendenti risulta in calo (3,4%). Il 2020 è stato un "annus horribilis" per il settore turistico, con una riduzione dei pernottamenti pari a 35%.  Per l'economia altoatesina il 2021 è iniziato sfavorevolmente. La stagione invernale è saltata e con febbraio si è entrati nel terzo lockdown. Secondo il presidente Ipl Dieter Mayr, "passo dopo passo usciamo lentamente dalla crisi, ma la ripresa è ancora debole e sarebbe azzardato abbandonarla alle forze di mercato. Continuano ad essere necessarie le misure di sostegno pubblico: blocco dei licenziamenti, ammortizzatori sociali, aiuti covid19 immediati".
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