Per la tragedia di Adan Hussein, morto all'ospedale di Bolzano quattro anni fa a seguito delle conseguenze di una embolia grassosa polmonare, non ci sono responsabilità di carattere penale. Lo ha stabilito in via definitiva la giudice Carla Scheidle che ieri pomeriggio, 6 aprile, ha disposto il non luogo a procedere nei confronti delle due dottoresse a carico delle quali la Procura aveva ipotizzato responsabilità colpose per il decesso del ragazzino curdo disabile. Le dottoresse hanno ribadito quanto avevano sempre sostenuto e cioè di aver fatto tutto quello che sarebbe stato nelle loro possibilità per evitare il triste epilogo.
Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.