Le speranze di ripresa degli operatori del settore turistico altoatesino sono state spazzate via dalla seconda ondata pandemica in autunno e dalla diffusione delle nuove varianti. Oltre due terzi delle imprese valutano negativamente la redditività conseguita nel 2020 e altrettante prevedono un risultato d’esercizio insoddisfacente anche per l’anno in corso. Tra novembre 2020 e gennaio 2021 le presenze sono diminuite del 94 percento rispetto allo stesso periodo della precedente stagione invernale 2019-20. Sono così andati perduti circa 5,4 milioni di pernottamenti. Considerando l’intero 2020, gli esercizi ricettivi scontano una contrazione dei pernottamenti del 35,5 percento, ovvero quasi 12 milioni di presenze in meno rispetto all’anno precedente. Il calo più drammatico riguarda la clientela estera, che registra quasi un dimezzamento delle presenze. ha avuto pesanti ripercussioni anche sul fronte occupazionale, soprattutto per quanto riguarda i lavoratori stagionali. Tra novembre 2020 e febbraio 2021, gli occupati dipendenti nel settore turistico altoatesino sono stati mediamente circa 13.700, ovvero la metà rispetto allo stesso periodo della precedente stagione turistica invernale. Per il 2021 le imprese prevedono un nuovo calo dell’occupazione. Ciò emerge dal Barometro dell’economia dell’IRE – Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano.
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