La Guardia di Finanza di Trento ha sequestrato 1,2 milioni di euro. Nei guai cinque società e tre imprenditori trentini. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori grazie a false dichiarazioni presentate in dogana, gli indagati avrebbero dapprima importato le mascherine, circa 60mila "non conformi" dalla Cina in evasione dei dazi doganali e dell'Iva e, successivamente, rivendute, peraltro - sempre secondo quanto ricostruito - con certificazioni di conformità contraffatte a farmacie, aziende e Enti pubblici, come alcuni Comuni del Trentino.
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