Non si fermano le ricerche di Sara Pedri, la giovane dottoressa scomparsa lo scorso 4 marzo in Val di Non. Alla complessa attività di ricerca sempre in atto da parte di personale dell’Arma dei Carabinieri, dei Vigili del Fuoco permanenti e volontari, nonché dalle altre figure del soccorso pubblico, coordinata dal Commissariato del Governo per la provincia di Trento, si è unita una squadra dell’Unità Cinofila Ricerca Resti Umani e Tracce Ematiche della Polizia di Stato, proveniente dall’Ufficio Polizia di Frontiera dello scalo aereo di Milano - Malpensa, che ha visto il suo impiego dal pomeriggio di lunedì 22 scorso, affiancata da personale della Questura di Trento. I conduttori dell’Unità specializzata anzidetta, si avvalgono di due cani, al momento gli unici in grado di rinvenire tracce di fluidi corporei, iniziando l’attività in Val di Non, partendo da Cis e proseguendo sul lago di Santa Giustina, non trascurando ogni minimo particolare e dettaglio. Attualmente, in Italia, i cani addestrati a tale scopo sono cinque, tutti pastori tedeschi, sono operativi dal luglio del 2013 e sono dislocati a Milano - Malpensa e a Palermo. Sono molti gli interventi effettuati sia sulla scena di un crimine, permettendo di risolvere veri e propri cold case, sia per la ricerca di persone scomparse.
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