Numerose segnalazioni che i consumatori fanno al CRTCU di Trento riguardano gli investimenti finanziari nel caso vi siano delle perdite economiche, ma la normativa non aiuta e non è per nulla scontato ottenere un risarcimento nel caso in cui l’investimento dovesse andare male. Tra queste riportiamo la vicenda di una consumatrice trentina ultrasettantenne a cui è stato venduto il prodotto “PIR Risparmio Italia 30”: 30mila euro versati per un periodo minimo di cinque anni, con una penale di 750 euro nel caso volesse disinvestire anzitempo. Quando la signora ha compreso il rischio di non rivedere restituita tutta la somma ha deciso di disinvestire, dovendo pagare la penale, chiedendo al CRTCU se questo fosse corretto. L’Arbitro per le controversie finanziarie ha riconosciuto la scorrettezza della banca, condannandola al rimborso della penale, e ponendo alla base della decisione sia la mancanza di coerenza tra la finalità dell’investimento della consumatrice e il grado di rischio del prodotto, che l’incompatibilità dell’età anagrafica della ricorrente con la durata dell’investimento.
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