Il passaporto vaccinale, il digital green pass, potrebbe essere un'occasione di rilancio per il settore turistico. In particolare nel Nord-est dell'Italia, secondo l’analisi della Fondazione Think Tank Nord Est, in Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Veneto, la quota di presenze turistiche determinate dai Paesi che potrebbero adottare questo speciale passaporto supera il 50%. E’ il Trentino Alto Adige la regione che potrebbe trarre maggiore vantaggio del “digital green pass”, in quanto in media la quota di presenze turistiche provenienti dai Paesi europei è di quasi il 55%. Si tratterebbe di un’opportunità molto interessante anche per le altre regioni di Nordest: infatti la quota di ospiti europei si aggira attorno al 50% in Friuli Venezia Giulia e Veneto. Ottime prospettive si aprirebbero anche per la Sardegna, dove le presenze turistiche europee sono intorno al 42%. In Lombardia e Sicilia la quota è rispettivamente del 36% e del 35%, ma supera il 30% anche in Piemonte e Toscana. In media, in Italia, la quota di presenze turistiche messe insieme dai Paesi che potrebbero adottare il passaporto vaccinale è di quasi il 34%.A livello territoriale, le province di Nordest più favorite dal “digital green pass” sarebbero Bolzano e Gorizia dove le presenze turistiche provenienti dai Paesi europei sono in media il 65,5%.
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