La seconda ondata della pandemia ha avuto effetti sul settore economico trentino. A soffrire è soprattutto il comparto turistico. E' quanto emerge dai dati relativi all'ultimo trimestre 2020 elaborati dall’Ufficio studi e ricerche della Camera di Commercio. Male anche per i servizi alla persona, che registrano un calo superiore al 12%, ma sono soprattutto le categorie ristoranti-bar (-48,1%), attività sportive e ricreative (-59,9%) e il settore ricettivo (-74,1%) a caratterizzarsi per le contrazioni più drammatiche. Perdono, anche se in maniera meno pesante, anche altri settori, come il manifatturiero, i trasporti e il commercio, che oscillano tra il -3% e il -6%. Tiene l'edilizia, mentre i servizi alle imprese risultano addirittura in crescita, anche per effetto di un aumento della domanda di prestazioni legate proprio alla presenza della pandemia, come ad esempio la pulizia e la sanificazione. Sul fronte occupazione, si registra un calo del 25% per ristoranti-bar e addirittura del 50% per gli alberghi e le altre strutture ricettive. “Sulla base di questi dati – commenta Giovanni Bort, Presidente della Camera di Commercio di Trento – nel corso del 2020 il sistema economico Trentino ha perso il 9,3% del fatturato complessivo: circa 3 miliardi di euro”.
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