Gettare la basi per la definizione di una programmazione che tenga conto delle esigenze straordinarie dettate dall’appuntamento di Milano Cortina 2026 e che però tracci una visione di più lungo termine dello sviluppo infrastrutturale delle Dolomiti, con un occhio di riguardo alla sostenibilità e alle generazioni future. È con questo obiettivo che le Associazioni degli industriali delle province di Bolzano, Trento e Belluno hanno deciso di affidare all’Università di Padova uno studio preliminare che definisca lo stato attuale e gli scenari pre e post Olimpiadi del sistema delle infrastrutture di trasporto di interesse per le province sulle quali insiste il Patrimonio Unesco: un insieme indivisibile, che ricade in tre diverse aree amministrative che devono però dialogare e cooperare per una visione e una progettualità condivisa. Con due orizzonti temporali: quello del 2026, anno delle Olimpiadi, e quello di più lungo periodo, almeno trentennale. “Intendiamo dare un contributo diretto assumendo un ruolo propositivo e preparando le nostre realtà alle sfide future – spiega il presidente di Assoimprenditori Alto Adige Giudiceandrea –. Lo studio offrirà un’interpretazione coordinata di fenomeni che sono volano di sviluppo dell’economia dei territori montani interessati: se sapremo gestirli in maniera corretta, saranno un'opportunità per promuovere in modo sostenibile i nostri territori”.
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