I Maestri di sci del Trentino sollecitano nuovamente il Governo ad attuare interventi di ristoro finanziari capaci di aiutare la categoria che ormai da quasi un anno è priva di reddito e ha dovuto rinunciare ai preziosi incassi del periodo natalizio che da soli valgono circa il 50% del movimento economico invernale. Parallelamente sollecitano una decisione circa la riapertura degli impianti, tenendo peraltro conto delle necessarie misure anti-contagio. La doppia richiesta arriva da una categoria professionale il cui stato d’animo oggi oscilla tra la preoccupazione per il difficile momento economico e la delusione per una stagione invernale mai ricca di neve come quest’anno ma di fatto sinora cancellata dalle decisioni governative. Le scuole e associazioni esistenti in provincia sono 54. Al momento per la categoria possono operare solo i maestri di fondo e alcuni allenatori con gli sci club.
Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.