La Fondazione Dolomiti UNESCO con la sua Rete interregionale "sviluppo, turismo sostenibile e mobilità", coordinata dalla Provincia di Bolzano, ha avviato insieme all'Università Ca' Foscari di Venezia uno studio per individuare il miglior modello gestionale dei “punti caldi” o hotspot delle Dolomiti Patrimonio Mondiale. L’obiettivo è quello di conservare il capitale naturale nel rispetto degli interessi delle comunità locali. Per mezzo dello studio innovativo, anche con l'ausilio dei cosiddetti Big Data, sono stati presi in esame i flussi annuali di visitatori nelle aree pilota del lago di Braies e delle Tre Cime di Lavaredo riferiti al 2018. In base a questi dati sono stati valutati gli impatti di questi flussi e la capacità di carico riferita all'ambiente, all'economia e alle comunità locali. Infine, gli esperti hanno suggerito misure d'intervento. I principali risultati dello studio saranno illustrati in diretta streaming lungedì 16 novembre.
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