Sono 500 le persone aiutate in questi mesi di pandemia dalla Diocesi di Trento, attraverso il fondo solidale straordinario “InFondo speranza”, avviato ai primi di luglio per sostenere singoli e nuclei familiari alle prese con le conseguenze socio-economiche dell’emergenza sanitaria. “InFondo speranza” (affiancato al Fondo di Solidarietà già attivo da anni a Rovereto) è rivolto in particolare a disoccupati, lavoratori precari e lavoratori autonomi che a causa dell’ondata Coronavirus abbiano subito l’interruzione delle attività. Per loro il fondo solidale prevede un sostegno, a fondo perduto, fino ad un massimo di € 2.500. Nel corso di questi primi quattro mesi sono state esaminate 167 domande. Il 53% dei richiedenti ha cittadinanza italiana.
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