La prima ondata dell'emergenza sanitaria è costata quasi 280 milioni di euro al comparto turistico trentino, tra fatturato diretto e indotto. I contratti di lavoro saltati sono 7 mila. Il timore è che questa seconda ondata possa avere effetti ancora più pesanti. L'allarme è arrivato dall'assemblea annuale dell'Asat, l'Associazione delle imprese turistiche trentine, tenutasi ieri, 10 novembre, in videoconferenza.
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