Un robot sanificatore a prova di virus, capace di muoversi in modo autonomo, di evitare gli ostacoli, di monitorare la presenza di persone e di fare interventi mirati sulle superfici più manipolate (come le maniglie). È il prototipo sviluppato da un gruppo di ricerca dell’Università di Trento e da una start-up di ex-studenti. Dopo un test preliminare nei corridoi del Polo Ferrari a Povo, ora sono in corso attività di affinamento e messa a punto.

L'obiettivo è una disinfezione selettiva di vasti ambienti pubblici come gli spazi comuni dei dipartimenti universitari. Il robot naviga autonomamente registrando la presenza di esseri umani e misurando la loro distanza media. Nella fase di disinfezione il robot nebulizza disinfettante negli ambienti aperti e si sofferma su maniglie e superfici particolarmente esposte al contatto con le mani. Il robot ha la capacità di erogare quantità maggiori di disinfettante facendo più passaggi o cambiando la concentrazione nelle aree siano risultate più utilizzate dalle persone.
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